Gardini (capogruppo Forza italia all’europarlamento):
Voglio esprimere tutta la mia solidarietà e vicinanza alla professoressa Francesca Redaelli, insegnante di inglese alla scuola media “Albinoni” di Caselle di Selvazzano, in provincia di Padova, nella mia terra, che e’ stata vittima di un’aggressione assurda ma purtroppo ormai frequente nelle scuole malate del nostro Paese. Mi propongo di andare a salutarla appena possibile. Non deve pensare di essere sola e che le istituzioni abbandonino chi fa il proprio dovere. La mamma di uno studente che aveva preso un voto basso, un 4, l’ha aggredita e le ha dato un pugno. Francesca Redaelli, è caduta e si è risvegliata in ospedale con una frattura del setto nasale e un edema alla testa. “Ho paura di tornare a scuola ma non indietreggio di un passo”, ha dichiarato,e le sue parole le fanno onore. Le cronache ci raccontano di almeno 30 aggressioni contro insegnanti dall’inizio dell’anno scolastico, ma e’ inutile denunciare il bullismo dei ragazzi se non vengono severamente puniti loro e se non si prendono iniziative severe anche nei confronti di cattivi genitori. La scuola italiana troppo spesso è diventata una giungla nella quale tutto è consentito il nome di un permissivismo pericoloso. Le parole della professoressa Redaelli devono far riflettere tutti. “Se un ragazzo merita 4 perché gli devo dare 6?. Posso dire che non regalo voti, non lascio il mio numero di telefonino e non faccio gruppi WhatsApp con gli studenti, mantengo sempre la giusta distanza e non credo che possa essere una colpa”. Insegnanti come lei non possono sentirsi soli e senza difesa da parte dello Stato e delle istituzioni. Si cominci comminando pene giuste e severe a chi non rispetta gli insegnanti, stiamo parlando di aggressione a pubblico ufficiale. Gli studenti italiani hanno bisogno di esempi. Lo dichiara l’europarlamentare Elisabetta Gardini, capogruppo di Forza Italia al Parlamento Europeo.