Nella mattinata di domenica la Polizia Provinciale ha sorpreso a Vestenanova un bracconiere, sprovvisto dei necessari documenti per praticare la caccia, mentre utilizzava una rete per la cattura di fauna volatile, strumento proibito per legge.
L’operazione, essendo su una zona di confine, è stata condotta congiuntamente alla Polizia Provinciale di Vincenza, con la quale il Corpo veronese aveva sottoscritto un protocollo d’intesa nel 2012. Tutto era iniziato da alcune segnalazioni, giunte ad entrambi i Comandi, circa la presenza di reti da caccia. Dopo averne individuata una all’interno del Parco Regionale della Lessinia, nel Comune di Vestenanova, a pochi metri dal confine con la Provincia di Vicenza, alcuni agenti di entrambi i Corpi hanno effettuato degli appostamenti per cogliere in flagrante il bracconiere. Domenica, intorno alle 13.30, un cacciatore armato di fucile si è avvicinato alla rete e dopo aver prelevato un uccello dalla trappola – risultato poi essere un esemplare di specie protetta – lo ha ucciso schiacciandogli la testa con le dita.
Gli agenti hanno prontamente fermato il cacciatore per evitare altre barbarie e, nel perquisirlo, hanno ritrovato nel carniere due fringuelli ed una pespola, tutti uccisi con il fucile all’interno del Parco. L’uomo – R. T. di 57 anni – era noto alla Polizia Provinciale, poiché era già stato denunciato lo scorso anno per uccellagione con reti ed era stato trovato in possesso di ben 600 esemplari di piccola avifauna, per lo più appartenente a specie protette. Proprio in virtù di questi precedenti il porto d’armi del cacciatore era stato sospeso. I reati di cui il cinquantasettenne dovrà rispondere questa volta saranno ancora più cacciatore era stato sospeso. I reati di cui il cinquantasettenne dovrà rispondere questa volta saranno ancora più numerosi: caccia privo di porto d’armi e di licenza regionale in area protetta in quanto parco, furto venatorio, abbattimento di specie protette e maltrattamento di animali. Dopo aver fermato il colpevole, gli agenti hanno rimosso la rete rimettendo in libertà gli esemplari ancora in vita che erano rimasti intrappolati.
L’ispezione del luogo, tuttavia, ha riservato altre sorprese. Nella zona sono state, infatti, rinvenute ben 6 piante di marijuana ancora verdi, che son state prontamente poste sotto sequestro a carico di ignoti.
Verona, 18 ottobre 2015
Comunicazione e Ufficio Stampa
Telefono: 045.9288777-678 Fax: 045.9288608
E-mail: ufficiostampa@provincia.vr.it
Referente: Andrea Accordini