A breve saremo chiamati a redigere il bilancio annuale. Il Comune è riuscito sino ad ora ad imporre una bassa tassazione grazie ai continui interventi di contenimento e taglio della spesa realizzati negli anni.
A seguito dell’indebitamento e dell’aumento della spesa pubblica nazionale, dal 2008 sono intervenute una serie di manovre da parte dello stato centrale per bloccare la spesa e ridurre il debito pubblico. La continua riduzione dei trasferimenti dello Stato mette gli enti locali in grande difficoltà economico finanziaria.
I comuni, i più colpiti da queste manovre, sono costretti a tagliare la spesa e allo stesso tempo devono assicurare i servizi primari per i bisogni sociali alla comunità, con una crisi economica che non intende allentare la presa.
Per il nostro comune, rispetto al 2012 si è in presenza di tagli aggiuntivi previsti da diverse manovre, in particolare dalla spending review, pari a 2 milioni di euro.
In questi ultimi anni si è operato nell’ottica di una riduzione dell’indebitamento dell’ente, e di una razionalizzazione delle spese che ha consentito, solo per fare alcuni significativi esempi, un contenimento delle spese legali, dei costi della politica, dei costi generali di gestione, della spesa del personale, della voce interessi passivi e altre.
Nel contempo siamo riusciti a mantenere una tassazione piuttosto bassa, senza incidere negativamente sui servizi essenziali per i cittadini, come i servizi sociali in primis, nonché cultura, istruzione e sport.
Ad oggi, purtroppo, è solo su queste spese che risultano presenti gli unici margini di discrezionalità rimasti all’Amministrazione. Per tutto il resto della spesa corrente si tratta di spese fisse, quali quelle per il personale, utenze, interessi passivi.
La problematicità maggiore è determinata dall’incertezza politica a livello di Governo centrale.
Come si legge infatti quotidianamente sui giornali, a causa dell’incertezza sulle scelte strategiche da attuarsi in materia di IMU, IVA, ecc, con i nuovi tagli e in previsione della nuova manovra, tutti i comuni si trovano in difficoltà nella redazione del Bilancio.
In estate il Comune ha reintrodotto l’IMU 1° casa in attesa delle decisioni del Governo che ha avanzato l’ipotesi di riversare il gettito ai comuni in caso di eliminazione della tassa. Questo per il momento consente di prevedere un’entrata di circa 1.100.000 euro.
In attesa di capire quali criteri verranno forniti per la redazione del Bilancio, al momento la spesa viene effettuata in dodicesimi. Si tratta in sostanza di un limite di spesa mensile, per ogni capitolo di bilancio, non superiore ad un dodicesimo degli impegni di spesa 2012.
di Mario Faccioli
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