Decisamente positivi sono stati i risultati del percorso formativo effettuato nelle scuole veronesi durante l’anno scolastico 2012-2013…grazie anche al progetto SanInCittà.
del dott. Giovanni Serpelloni,
Dipartimento Politiche Antidroga, Presidenza del Consiglio dei Ministri
dott.ssa Claudia Rimondo,
Dipartimento Dipendenze ULSS 20 Verona
dott.ssa Alessia Bevilacqua,
European Institute for Health Promotion
Una forte esigenza di prevenzione
Negli ultimi anni si è assistito ad un forte cambiamento del mercato delle sostanze stupefacenti e i giovani risultano un target particolarmente vulnerabile. L’uso di sostanze nelle fasce adolescenziali ha assunto infatti caratteristiche molto diversificate rispetto ai precedenti usi e consumi. Il marketing è variato nel tempo, utilizzando sempre di più internet per la vendita di droga e la tecnica dell’offerta contemporanea di più sostanze. L’uso sperimentale iniziale delle sostanze, inoltre, sta diventando sempre più precoce, con una sempre più bassa consapevolezza dei rischi e dei danni derivanti da tale uso da parte di giovanissimi che tendono a sottostimarne mi rischi e i pericoli. Queste vengono utilizzate prevalentemente per divertimento e per socializzazione, in quanto erroneamente ritenute capaci di creare disinibizione, di facilitare le relazioni e di dare sensazioni di sicurezza; tutti fattori e condizioni fortemente ricercati e quindi ritenuti spesso necessari per rafforzare l’autostima e trovare accettazione all’interno del gruppo di amici.
La cannabis continua ad essere la droga più usata e spesso la prima sostanza assunta dagli adolescenti che, successivamente, ne sono diventati dipendenti o hanno iniziato ad utilizzare droghe quali la cocaina e l’eroina. Particolare attenzione va posta, infine, sulle nuove sostanze psicoattive (NPS): commercializzate come sostanze da sballo legale e con nomi accattivanti come “spice”, “miao miao” e “sali da bagno” per indurre i giovani a ritenerle droghe a basso rischio, queste sostanze possono essere anche molto più pericolose delle droghe tradizionali.
Il territorio veronese
Nella realtà veronese, al pari di altre città italiane, il consumo di droga si sta abbassando ad età sempre più giovani, esponendo persone che non hanno ancora terminato lo sviluppo del proprio cervello a danni estremamente gravi per il proprio sistema
cognitivo e per l’organismo in generale.
Nell’anno 2012 le persone che si sono rivolte ai Servizi per le dipendenze sono complessivamente 1.412, di cui 227 nuovi utenti e 1.185 persone già in carico presso il servizio. I giovani fino a 24 anni seguiti dai servizi per le dipendenze risultano il 20,3% degli assistiti. Essi rappresentano il 17,9% degli utenti già in carico e ben il 33% dei nuovi utenti. In aumento il numero dei maschi (193) rispetto alle femmine (94). La fascia d’età 20- 24, in particolare, è quella più colpita nel target giovanile, sia maschile, sia femminile. Un dato interessante, infine, è l’aumento dei minorenni seguiti dai servizi per le dipendenze (dai 54 del 2009 ai 66 del 2012), segno di un’aumentata capacità dei servizi di agganciare più precocemente i consumatori, prima che l’uso di sostanze diventi assiduo e che
si sviluppi una dipendenza.
Il progetto SanInCittà
Appare quindi chiara la necessità di non abbassare la guardia e di continuare ad operare nell’ambito della prevenzione con modalità sempre più nuove e coordinate tra tutte le organizzazioni e gli enti deputati alla promozione e alla protezione della salute pubblica, già a partire dal livello delle amministrazioni locali ed in linea con gli indirizzi nazionali espressi nel Piano di Azione 2010-2013 del Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DPA).
Il progetto SanInCittà del DPA e affidato al Comune di Verona, si è posto come obiettivo generale la promozione di una serie di attività, a livello delle amministrazioni locali, finalizzate a prevenire l’uso di droghe tra la popolazione, soprattutto tra i più giovani.
Durante l’anno scolastico 2012-2013, sono state organizzate, con la collaborazione dell’European Institute for Health Promotion (EIHP) e del Dipartimento delle Dipendenze dell’Ulss 20 di Verona, interventi di prevenzione rivolti a studenti e insegnanti delle scuole medie inferiori e superiori del territorio veronese. Esperti nel settore delle dipendenze e agenti della Polizia Municipale si sono messi a disposizione degli studenti per rispondere alle loro domande, offrendo loro informazioni scientifiche sull’argomento e consigli per una guida sicura.
Non si è parlato quindi solo di prevenzione contro l’uso di tutte le sostanze stupefacenti in grado di interferire con le normali funzioni neuro-psichiche delle persone, ma è stata anche proposta l’adozione di comportamenti e di stili di vita sani e salutari. Gli incontri formativi a scuola Durante l’anno scolastico appena trascorso 14 scuole medie inferiori e superiori del territorio veronese, per un totale di 76 classi e 1.339 studenti, hanno ospitato 52 incontri di informazione e prevenzione tenuti da professionisti operanti presso il Dipartimento delle Dipendenze dell’Ulss 20 di Verona e la Polizia Municipale di Verona.
Gli incontri informativi si sono focalizzati su argomenti diversi, concordati con i vari istituti: sostanze stupefacenti, fumo, alcol. Oltre alle informazioni trasmesse durante gli incontri, gli operatori hanno distribuito materiale di prevenzione agli studenti (disponibili e scaricabili gratuitamente presso il sito internet www.drogaprevenzione.it) e appositi spazi virtuali sulle piattaforme di e-learning (www.drugfreedu.org) sono stati messi a disposizione degli insegnanti e dei genitori.
Gli studenti hanno inoltre risposto, prima e dopo l’intervento, ad un test finalizzato alla valutazione delle conoscenze inerenti l’argomento preso in considerazione durante gli incontri formativi. Positivi i risultati dei test di valutazione dell’apprendimento, con un incremento medio dell’11,3% delle risposte esatte per i questionari sul tema delle sostanze, del 18,3% per i questionari sul tema del fumo, del 23,4% per i questionari sul tema dell’alcol.
Positivi anche i risultati dei questionari di gradimento somministrati agli studenti al termine dell’incontro: oltre il 90% di loro ritiene chiare e comprensibili le informazioni ricevute e ritiene che i contenuti esposti siano utili nella loro vita quotidiana. Un’esperienza positiva, quindi, che verrà riproposta anche per il prossimo anno scolastico.
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