Tra le conseguenze del coronavirus ci sarà anche l’apertura definitiva dell’università italiana al mondo dell’e-learning?
Quando parliamo di e-learning si intende il processo di apprendimento che avviene mediante l’uso della tecnologia. Durante la quarantena, tutto il mondo scolastico si è trasferito su internet. Non potendo più frequentare in presenza le lezioni con il rischio di aumentare i contagi di Covid-19, per non sospendere del tutto la didattica si è optato per le video-lezioni online. Questo processo è stato lungo e spesso farraginoso vista l’arretratezza tecnologica di buona parte del sistema scolastico e universitario nazionale. Si sono trovate avvantaggiate, invece, tutte quelle scuole e università telematiche che da anni si avvalgono dei mezzi informatici come ausilio per l’insegnamento. Ad esempio, l’Università Niccolò Cusano, una delle realtà telematiche più affermate sul territorio anzionale, è dall’anno della fondazione che offre corsi online affiancati a quelli tradizionali in presenza.
Tuttavia, questi metodi didattici sono generalmente considerati semplificati e non in grado di fornire adeguate conoscenze e competenze agli studenti. Si tratta di pregiudizi che all’inizio dell’anno avevano portato il ministro Fioramonti a eliminare alcuni corsi dall’offerta formativa delle università didattiche, come psicologia e scienze dell’educazione (scelta poi non più attuata).
Bisognerebbe iniziare a considerare, invece, i numerosi vantaggi dell’e-learning. Innanzitutto, si può accedere ai corsi tramite una piattaforma online disponibile 24 ore su 24 da qualsiasi dispositivo elettronico. Si possono seguire le registrazioni delle lezioni in qualsiasi momento della giornata e in qualsiasi posto ci si trovi e vale lo stesso anche per lo studio e le esercitazioni. Questo dà allo studente molta autonomia di gestione e gli consente anche di iniziare, se lo desidera, a muovere i primi passi nel mondo del lavoro. Facciamo un esempio pratico: se sei iscritto a una laurea magistrale in scienze politiche, ma hai intenzione di svolgere delle ore di stage da qualche parte per anticipare il tuo ingresso professionale (visto che stiamo parlando di una specializzazione, non di una triennale), hai tempo di farlo grazie all’e-learning.
Si tratta di un metodo di apprendimento molto interattivo dove lo studente viene continuamente stimolato a rendersi conto di quanto ha imparato tramite delle esercitazioni riepilogative. Inoltre, permette a chi ne fa uso di sviluppare una certa organizzazione e disciplina visto che non si hanno orari di lezioni o scadenze (se non gli esami da svolgere) e quindi è lo studente che si deve necessariamente regolare.
L’università telematica è democratica perché permette di laurearsi anche a coloro che non possono frequentare gli atenei tradizionali. Seguendo le lezioni da casa, ci sono anche notevoli risparmi economici: non devi pagare i costi di trasporto, né alcun tipo di affitto perché non devi per forza stare nella stessa città in cui c’è la sede dell’università. C’è meno sbattimento e più comodità. È quello che abbiamo visto durante la quarantena: non era piacevole stare chiusi a casa e seguire le lezioni o lavorare tramite computer. Ma i ritmi erano molto più lenti, più rilassati. Insomma, abbiamo riscoperto la comodità, nonostante la gravità della situazione.
L’e-learning è il futuro dell’apprendimento e, infatti, è molto sviluppato in diversi paesi europei. Speriamo che tutto quello che è successo ci serva per seguire questo esempio e proiettarci nel futuro dell’educazione!