Forse pochi villafranchesi sanno che a non meno di tre chilometri dal nostro comune esiste un’area verde che conserva al proprio interno un patrimonio naturale ricco di biodiversità. Quest’area è rappresentata dal Monte Mamaor…
di Gruppo Etico Territoriale “El Morar”
Collocato ad ovest di Villafranca, nel comune di Valeggio sul Mincio, il Monte Mamaor è oggi per gran parte occupato da una base militare dismessa dal 2001. A partire dagli anni ‘20 del secolo scorso questa collina è stata utilizzata dai militari prima come polveriera poi come deposito di munizioni. Di questa presenza oggi rimangono evidenti testimonianze nelle numerose (84) casematte/riservette che sono state costruite un po’ dappertutto. La presenza per quasi 100 anni dei militari ha permesso di conservare all’interno della base un ricco e delicato ecosistema e ambienti naturali (costituiti da boschi alternati a prati aridi), che in altre zone circostanti sono stati persi a causa di un’intensa attività agricola e di una forte urbanizzazione.
Di fatto oggi Monte Mamaor, insieme alle vicine aree militari di Monte Vento e Monte Bianco, costituisce una sorta di ultimo “baluardo” ad un progressivo impoverimento ambientale e ad una profonda trasformazione del paesaggio e del territorio che sta lentamente, ma inesorabilmente, interessando anche le colline moreniche a sud del Lago di Garda.
Numerosi approfondimenti e ricerche sul campo da parte di naturalisti e studiosi hanno rilevato la presenza, all’interno dei numerosi boschi di Cerro e Roverella, di importanti specie vegetali e animali, oltre che di un ricco sottobosco. Sono state rilevate alcune specie floristiche di pregio ed alcuni endemismi come la Campanula Baldensis.
Anche la fauna è molto ricca. I rettili sono rappresentati da: ramarro, lucertola dei muri, orbettino, saettone, biacco. Tra gli uccelli nidificanti si segnalano: l’averla piccola, il gruccione, l’occhiocotto, il colombaccio, il cuculo, il picchio verde, l’upupa, il zigolo nero, l’allocco, il barbagianni, il gufo e la quaglia. Durante le migrazioni sostano: il falco cuculo, il falco pecchiaiolo e il succiacapre. I mammiferi sono rappresentati da:
donnola, faina, tasso e scoiattolo.
Notevole dal punto di vista naturalistico è la presenza nell’area di numerosi prati aridi. Questi biotopi, spesso poco conosciuti e localmente talvolta ancora considerati di scarso valore, sono invece ambienti importanti per il loro valore naturalistico ed ecologico. In essi si trova una flora tipica e specializzata, tra cui molte specie di orchidee selvatiche e una grande biodiversità entomologica, apprezzabile anche dai non esperti, specialmente per quanto concerne i lepidotteri (farfalle).
Tra le numerose orchidee rinvenute ricordiamo: Anacamptis pyramidalis, Ophrys benacensis, Ophrys sphegodes, Orchis coriophora, Orchis morio, Orchis tridentata, Spiranthes spiralis.
Sulla base di questi studi, l’associazione WWF SudOvest Veronese ha presentato nel novembre del 2010 una richiesta alla Regione Veneto e al Ministero dell’Ambiente affinché l’area di Monte Mamaor, e quella contigua di Monte Cornone con l’ansa del fiume Tione, fossero individuate come Siti di Importanza Comunitaria (S.I.C.) da conservare e salvaguardare.
Oggi tutto questo prezioso e complesso ecosistema è minacciato. La decisione infatti del Ministero della Difesa di vendere all’asta la base di Monte Mamaor perché non più funzionale alle proprie esigenze e le nuove destinazioni d’uso dell’area previste nel Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) di Valeggio, rischiano di snaturare l’aspetto e gli equilibri naturali del sito compromettendo per sempre quell’armonia paesaggistica e quei valori ambientali ed ecologici che sono poi la vera ricchezza di quelle zone. Proprio per evitare che questo accada, nel luglio del 2008 un gruppo di cittadini valeggiani e dei comuni vicini ha deciso di mettersi insieme e costituire il Gruppo Etico Territoriale “El Morar”. Nato dalla comune volontà e con il preciso obiettivo di tutelare e salvaguardare sia Monte Mamaor che Monte Vento (altra base militare dismessa nel comune di Valeggio), il gruppo in questi anni si é reso promotore sul territorio di numerose e diverse iniziative. Una delle più importanti è sicuramente la proposta di istituire per le aree di Monte Mamaor e di Monte Vento un Parco Naturale di Interesse Locale. Previsto dalla legge regionale n° 40 del 1984, il Parco Naturale di Interesse Locale, con un adeguato Piano Ambientale, a nostro avviso sarebbe lo strumento più appropriato per proteggere e tutelare nel concreto il paesaggio e il complesso ecosistema, ricco di biodiversità, che caratterizza quelle aree.
Nel contempo questo strumento consentirebbe di valorizzare e promuovere il nostro splendido territorio favorendo e consolidando quelle che sono la sue naturali vocazioni: il turismo e l’agricoltura. Ad oggi, questa proposta, ha raccolto numerosi consensi ed é stata sottoscritta da ben 27 gruppi e associazioni locali. La speranza è che ora venga raccolta, valutata e portata avanti da enti ed istituzioni locali e regionali.
Per maggiori informazioni: pagina facebook “Salviamo il Monte Mamaor e il Monte Vento a Valeggio sul Mincio”.
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