Nell’ambito della finale di Miss Mondo Italia non poteva certo mancare una mostra di pittura come quella di ieri. “Color Mode” ha fatto da importante contorno (e che contorno!) all’evento.
Nella splendida buvette della Gran Guardia possiamo dire che se ne sono viste di tutti i colori, nel vero senso della parola. Una miriade di artisti ha colorato, in senso pratico e davvero ottimale, una giornata meteorologicamente uggiosa.
Ottimo l’afflusso degli appassionati, soprattutto al mattino.
In una società dove i contenuti multimediali hanno stravolto l’essenza del sociale e della vera comunicazione, c’è evidentemente ancora spazio ai movimenti dell’anima, del cuore e del colore. Questa, in sintesi, quanto trasmesso ieri da “Color Mode”.
Allora ecco che si trovano i tratti di acquarelli inglesi, o fughe verso l’agognata libertà, come quelle di una scacchiera dove le pedine scappano letteralmente dal piano di gioco come simbolo evidente di esodo per una nuova vita.
L’espressione più diffusa è quella che si trova nelle emozioni degli artisti. Si va dai movimenti interiori degli stessi, ai tratti di un pennello che intriso di colore dà il senso di appartenenza all’universo.
Interessanti i tre portali delle nostre emozioni: paradiso, amore e sofferenza.
Quadri astratti (che al tempo stesso non lo sono) dove ci scorgi all’interno figure e storie concrete che richiamano presente, passato e futuro. Molto espressivo un quadro dov’è rappresentato il tunnel della felicità. C’è una chiave che serve per schiudere la porta per condurci laddove possiamo vivere in armonia e serenità. Ma il problema è quello di riuscire a trovare la chiave.
Ma non solo quadri è “Color Mode”.
Maschere di divinità paleovenete e pre-indoerupoee ci fanno gustare il ricordo di personaggi omerici.
Spiccano anche i busti della madre terra. Da un lato ornati e colmi di frutta. Dall’altro sterili e cupamente stilizzati. Ma l’idea c’è, eccome, perché l’origine l’abbiamo modificata noi uomini. L’anima, al contrario, è rimasta immutata dai primordi.
Tocchi e rintocchi dell’arte edulcorati da sublimi sentimenti interiori.
Non c’è che dire: with compliments.
Nicola Di Ciomma
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